Il caso Rigopiano parla dell’evento del 2017 dell’Hotel Rigopiano Farindola dove Giampiero Parete cerca di chiamare disperatamente dal parcheggio dell’hotel il 118 di Pescare, proprio negli attimi successivi al crollo dell’hotel. Una valanga che ha totalmente sommerso l’hotel, scomparso sotto un mare bianco di neve.

Sotto le macerie ci sono la moglie e i figli di Giampiero Parete, che solo e disperato e non sa di trovarsi proprio sotto le macerie dove si trovano i figli ormai morti.

Giampiero Parete chiama direttamente un amico Quintino Marcella

Il 118 è sotto accusa, la richiesta di soccorso è ignorata dal 118 che pensa che si tratti di uno scherzo. Uno scherzo telefonico che in realtà non era. Ventinove persone sono morte a quanto pare per una leggerezza da parte dei soccorritori. I volontari del 118 inoltre avevano segnato le telefonate di Gabriele D’Angelo, un impiegato dell’Hotel Rigopiano che era totalmente nel panico all’idea che le scosse correlate alla valanga che li avrebbe travolti di lì a poco, potesse essere segnalata dalle scosse di oltre cinque gradi della mattinata.

Una serie di errori nel caso dell’Hotel Rigopiano, domani in aula il processo

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Adriana parla con i figli e si sente morire, ma chiede loro di non svegliarla se si addormenta, per paura di spaventarli mentre si sente portar via la vita. Una testimonianza agghiacciante che fa emergere il processo in corso verso gli imputati che hanno chiesto un rito abbreviato. Poiché hanno chiesto il rito abbreviato la testimonianza di chi dice che la colpa non è del terremoto ma della mancanza di velocità nei soccorsi non sarà presa in considerazione. 

Il paradosso che emerge dal servizio di Roberta Rei è davvero difficile da sopportare: la questione Rigopiano ha due piani diversi, uno dal punto di vista assicurativo che non riconosce l’insistenza del terremoto come causa della morte di ventinove persone, e l’altro invece del processo per l’accusa ai mancati soccorsi che invece dicono che il crollo è da addebitarsi ad un terremoto non prevedibile. La verità è ben lontana e il processo sembra essere solo all’inizio, chissà quanto e cosa succederà domani, dopo il processo.

 

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