La storia delle Iene è raccontata da Antonella, sorella di Valentina Giunta che parla della morte della sua cara per mano del figlio di quindici anni. La storia si sviluppa in Sicilia, dove Valentina a quindici anni si fidanza con un ragazzino, e dopo una famosa “fuitina” entrambi scoprono di aspettare un figlio. Così a diciassette anni arriva il primo figlio della coppia. Ne arriverà anche un altro, in un rapporto con la famiglia di lui di gelosia morbosa.
Uccisa dal figlio di quindici anni, la storia di Valentina Giunta
La terribile storia di Valentina Giunta riguarda anche il marito, che negli anni viene condotto in carcere più volte. Diventa moglie di un detenuto a tutti gli effetti, costretta anche a trovarsi un lavoro per sostenere la sua famiglia. Sempre sotto controllo del marito e sotto continue pressione della famiglia dell’uomo un giorno Valentina lascia che il figlio più grande vada al mare con la nonna paterna. Quando torna a casa accade qualcosa. Il figlio non vuole più tornare a casa con la madre, e quando questa rientra in casa trova tutto sottosopra e due elementi incredibilmente minacciosi. Una statua di una leonessa rotta, a dimostrazione che la madre doveva morire.
Il 25 settembre 2021, il padre di Valentina viene minacciato
Una prognosi difficile per il padre della ragazza che dopo essere stato pestato dall’ex suocero costringe Valentina a fare una prima denuncia verso la famiglia dell’ex marito. In quell’occasione avviene l’impossibile, perché la donna non sa che sarà l’inizio della fine. Alla prima denuncia ne seguiranno altre due fino al mese di novembre. Il 25 luglio Valentina chiama la sorella Antonella ormai morente, accoltellata e chiedente aiuto al 118. Antonella corre dalla sorella e la trova in fin di vita, chiedendole insistentemente chi sia stata a colpirla lei ha guardato verso l’alto, rinnegando il nome del figlio. Un ultimo modo per salvare il proprio figlio dalla legge che invece lo prenderà poche ore dopo. La confessione sarà terrificante, la madre è stata uccisa a coltellate, fin dalle scale, dell’arma del delitto però non vi è alcuna traccia.
