Lunedì 10 luglio a l’Estate in diretta arriva un aggiornamento sul caso del rogo della rsa Casa per coniugi di Milano. Poche ore fa c’è stato un sopralluogo dei vigili del fuoco per ricostruire le dinamiche del terribile incendio, divampato durante la notte del 7 luglio e che ha causato la morte di sei persone.

Stando a prime informazioni, la notte dell’incendio nella Rsa non c’erano medici presenti. Due medici dimessi non erano ancora stati sostituiti.

L’Estate in diretta: incendio Rsa Casa dei Coniugi di Milano, indagata la direttrice

Intanto arrivano i primi avvisi di garanzia dopo il rogo nella Rsa Casa dei Coniugi di Milano. Il rogo è scaturito durante la notte tra giovedì e venerdì e sono morti sei anziani, tra cui due totalmente carbonizzati.

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La direttrice della struttura per anziani di via dei Cinquecento, Claudia Merletti, è oggi  nel registro degli indagati insieme, pare, ad altre persone. La direttrice ha ricevuto l’avviso di garanzia in forma di verbale di identificazione.

L’indagine in corso

Intanto le indagini proseguono senza sosta, le ipotesi aperte sono di reato di omicidio, incendio colposo e lesioni colpose. Poi gli inquirenti dovranno fare emergere le dinamiche dell’incendio che ha fatto morire ben sei persone, due carbonizzate e ulteriori quattro intossicate.

Intanto, prossimamente è prevista l’autopsia sui corpi di Nadia Rossi, Anna Garzia, Loredana Labate, Laura Blasek, Mikhail Duci e Paola Castoldi. Prima, probabilmente, ci sarà la possibilità di nominare periti di parte. Per quanto riguarda le prime iscrizioni nel registro degli idagati, probabilmente  ci saranno alcuni nomi del personale della struttura di ricovero, presenti quella notte. Proges, è la cooperativa,  la coop che gestisce la struttura Rsa, ma anche alcuni addetti alla manutenzione della struttura probabilmente saranno sentiti. La Rsa è di proprietà del comune.

Le indagini intanto si dirigono su tre fronti: la causa del rogo, probabile ormai che sia stata una sigaretta fumata nella camera 605, il rispetto delle regole antincendio e l’attivazione immediata dei soccorsi. I soccorsi sono stati attivati dalla custode. Anche la telefonata è finita negli atti dell’inchiesta.

Le testimonianze

Una dipendente della struttura ha dichiarato: “I campanelli di allarme nelle camere degli ospiti non funzionavano, quelli che servono per bisogno di assistenza“. La donna ha poi detto che sapeva dei problemi dell’antincendio: ” Ho sentito u7na volta un addetto dell’antincendio dire che non funzionava l’impianto, quindi lo sapevo“.

Le sigarette agli ospiti le davano in portineria, racconta un’altra persona, era sempre così: “Davano due o tre sigarette al giorno, a chi fumava“. L’incendio, infatti, molto probabilmente è partito da una sigaretta fumata in una camera. La donna, visibilmente scossa e con lacrime agli occhi, ha detto: ” Loro sono la nostra famiglia, sono molto dispiaciuta per chi non c’è più“.

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