Liliana Segre, Senatrice a vita, è uno dei personaggi più importanti del panorama italiano sia da un punto di vista storico che intellettuale per quanto riguarda le ultime testimonianze viventi sulla Shoah. Ma vediamo insieme la sua storia.
Quando nasce Liliana Segre e dove ha passato la sua infanzia
Liliana Segre nasce il 10 settembre 1930 a Milano, città a cui resterà legata per tutta la vita e di cui ancora oggi si fa attiva promotrice. Sua madre Lucia Foligno, è morta quando lei aveva poco meno di un anno, mentre il padre Alberto Segre l’ha cresciuta in maniera laica. Tanto che lei stessa non avrà consapevolezza della sua ascendenza ebraica fin quando non conoscerà sulla sua pelle le leggi razziali del 1938. In una prima fase di pericolo per gli ebrei, il padre di Liliana la nascose da alcuni amici. Solo successivamente nel 1943 provocarono provò a fuggire con il padre e altri due amici verso Lugano, in Svizzera. La fuga non riuscì e anzi vennero presi e da allora passò poco tempo prima della sua deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz.
L’otto dicembre del 1943 il tentativo di fuga
Liliana Segre racconta a Binario 21 le decisioni prese nel 1943 quando il suo papà e gli zii decisero di scappare. Al tempo la Svizzera accoglieva l’arrivo degli ebrei ma in quel momento non riuscirono a passare, e dopo essere stati trasferiti prima al carcere di Varese e poi di Como, divisa da suo padre, si ricongiunse a lui nel carcere di San Vittore, dove finalmente vide di nuovo suo padre. Arrivò a San Vittore qualche giorno prima di Natale.
A 18 anni l’incontro con Alberto Paci e la crisi tra di loro
L’incontro con Alberto Paci, cattolico deportato nei campi di concentramento per essersi opposto alla Repubblica di Salò, sempre dichiaratosi antifascista convinto, si sposeranno con rito cattolico nel 1951. Solo diversi anni dopo Alberto Paci, contrariamente a quanto aveva manifestato in gioventù, si iscrisse al Movimento Sociale Italiano, cosa che portò la coppia ad avere una profonda crisi, risolta solo con la rinuncia da parte dell’uomo, dei suoi propositi politici.
Dal 2018 Senatrice a Vita, Liliana Segre
Nel 2018 ricorrevano gli ottanta anni dalle leggi razziali e Sergio Mattarella conferì l’incarico di Senatrice a vita a Liliana Segre. Da anni ormai, se non da tutta la sua vita, la Senatrice ha fatto della sua esperienza di vita direttamente una testimonianza fondamentale. Durante la testimonianza a Binario 21 con Fabio Fazio la Segre, classe 1930, ha ancora una volta forse la più grande davanti tutta l’Italia, testimoniato la sua dolorosa e toccante esperienza.