La scomparsa della piccola Kata, la bambina di 5 anni di origini peruviane che si cerca da sabato scorso a Firenze, è ancora al centro della puntata de La Vita in diretta in onda oggi, venerdì 16 giugno, su Rai 1. Lo spiegamento delle forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco è imponente. Oggi la polizia ha prelevato anche un campione di DNA della piccola.

Su Facebook è spuntato anche un messaggio.

La Vita in Diretta: Kata scomparsa, il DNA e il messaggio su Facebook

Nella puntata di venerdì 16 giugno 2023 de La Vita in diretta, il conduttore Alberto Matano aggiorna il pubblico che ci sono nuovi aggiornamenti sul caso della piccola Kata, scomparsa a Firenze. Intanto però, Kata non si trova ancora. La bambina è scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno, e da giorni gli appelli dei genitori si moltiplicano, chiedono di riportarla a casa, e intanto le indagini continuano.

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L’ipotesi degli inquirenti è che la bimba sia vittima di un regolamento di conti tra bande. L’ultimo volta che Kata è stata vista, era proprio all’interno dell’ex hotel Astor.

Stamani i carabinieri hanno fatto ancora un sopralluogo.

Alcuni effetti personali di Kata erano proprio in quel posto. Ora una nuova ipotesi è al vaglio, e sarebbe quella che la bambina sia ancora tra le mura dell’ex albergo.

Tra gli effetti personali prelevati dagli inquirenti, anche lo spazzolino da denti della bambina. La speranza è trovare il suo DNA, per le indagini in corso.

Genitori e zio di Kata hanno lasciato l’ex Hotel Astor

Intanto, i genitori e gli zii di Kata hanno lasciato la struttura ex hotel Astor. Al momento si trovano presso una struttura di accoglienza dei servizi sociali del Comune. È quanto si apprende da fonti vicine agli inquirenti.

I verbali dei vari interrogatori sono stati segretati dal pm Christine Von Borries. In procura al momento sono arrivate anche due donne anche loro ospiti dell’ex hotel Astor. Una di loro avrebbe raccontato che sua figlia avrebbe visto proprio il momento in cui Kata è stata presa.

Lidia romena e Isabel vicina alla famiglia di Kata sono state ascoltate come persone informate sui fatti. La bimba di Isabel di tre anni, al momento del rapimento stava giocando con Kata. Lidia invece, è stata ascoltata per la situazione tra le bande all’interno della struttura, romene e peruviane. La donna continua a dire che il caso è legato a conflitti tra le due bande peruviane presenti.

Isabel è stata ascoltata in quanto mamma della bimba testimone oculare del rapimento: “Appena sente il nome di Kata la piccola di tre anni continua a raccontare una particolare scena“. La piccola è stata ascoltata in audizioni protette con gli psicologi presenti.

Isabel: “Stiamo cercando Kata ovunque. Mia figlia dice che Kata è stata presa per un braccio e portata via ma non ha detto ne uomo ne donna. Mia figlia piangeva perché si è spaventata, ha parlato con la psicologa ma non è più la stessa di prima. ora ho paura per lei perché è l’unica che parla. Ho paura che le facciano qualcosa.”

La frase su Facebook: “Sono con lei in Germania”

Su Facebook è spuntata una frase: “Sono con lei ora in Germania. Se hai bisogno scrivimi in privato” ha postato un utente Facebook sotto la diretta della manifestazione di giovedì in piazza Duomo a Firenze.

A rivelarlo una voce della stessa comunità peruviana che stava filmandola manifestazione. Il commento è stato in seguito cancellato.

Tanti punti oscuri nel racconto che non tornano: perché la madre della bimba ha denunciato tardi la scomparsa? Dopo 24 ore dalla scomparsa il padre di Kata tenta il suicidio ingerendo candeggina, è un messaggio in codice e a chi? Anche la madre fa lo stesso, hanno paura di qualcuno?

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