Stasera 13 settembre 2023, a partire dalle 21.25 su Rai 2 va in onda in prima tv “Lucio per amico. Ricordando Battisti”. Un documentario che la Rai ha preparato per omaggiare la straordinaria carriera di uno dei cantanti più geniali e innovativi della musica italiana.

L’evento da non perdere

Lo speciale dedicato a Lucio Battisti è da non perdere perché è stato fatto per raccontare l’uomo che si nascondeva dietro il personaggio pubblico, con tutta la sua complessità

La Rai propone un prodotto incredibile con del materiale d’archivio italiano e internazionale. Tutto inedito. Ed è corredato da tantissime testimonianze che aiutano a conoscerlo meglio.

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Questa sera possiamo vedere infatti nomi importanti del panorama musicale, che lo hanno conosciuto e hanno arricchito il loro personale bagaglio culturale. Ci sono Mogol, quale braccio destro (e anche sinistro) di Battisti.

Non solo, anche Adriano Pappalardo, Franco Mussida e Tony Cicco della Formula 3. Non mancano Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, Roby Matano, Gianni Dall’Aglio. E infine, a parlare dell’amico, ci sono anche Mario Lavezzi, Franco Daldello, Mara Maionchi, Caterina Caselli.

Ognuno di loro legato da un rapporto indissolubile con Lucio. Ognuno di loro si sofferma a rivelare un aspetto che (forse) non conosciamo, aiutandoci a capire meglio uno dei cantanti della musica italiana più importante degli ultimi quarant’anni.

Che cosa tifava Lucio Battisti?

E, tralasciando il mondo musicale, sono tanti gli interrogativi che si sono poste intere generazioni di persone sul cantante. Una delle domande più frequenti riguardava la squadra di calcio del cuore: “quale squadra ha tifato Battisti?”

La risposta non è semplice perché il cantante, da sempre riservato, non ha voluto esternare la propria passione. Tuttavia, alcuni dettagli hanno fatto credere che potesse tifare La Lazio, la squadra dei bianco azzurri.

Non si hanno però conferme in tal senso perché, secondo le ricostruzione, Lucio Battisti non era un vero e proprio appassionato del pallone, di conseguenza non amava esternare la sua preferenza tra le varie squadre del campionato.

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