Da poco si sono conclusi i funerali di Stato di Silvio Berlusconi nel Duomo di Milano. Nella cattedrale del capoluogo lombardo erano presenti circa 2.300 persone tra famigliari, amici, colleghi, personaggi dello spettacolo e rappresentanti delle istituzioni come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni con tutto il governo.
La giornata di lutto nazionale per i funerali di Silvio Berlusconi
Oggi è stata proclamata anche la giornata di lutto nazionale decisa dall’attuale esecutivo. Se però i funerali di Stato per un ex presidente del Consiglio sono una prassi che è stata applicata in passato ad altre personalità il lutto nazionale non era affatto dovuto.
Infatti di solito si proclama la giornata di lutto per disastri ambientali quali catastrofi come terremoti o com’è successo per l’alluvione in Emilia Romagna. Oppure era già successo per ex premier ma che erano stati anche Presidenti della Repubblica come Giovanni Leone. Questa idea del governo ha diviso l’Italia e ci sono stati diversi personaggi che hanno fatto sentire la loro, tra questi il giornalista Andrea Scanzi.
Da Andrea Scanzi a Rosi Bindi monta la polemica
In un video su Facebook Andrea Scanzi ha sottolineato: “Non era mai successo che un ex Presidente del Consiglio avesse l’onore di essere celebrato con un lutto nazionale. Un’idea folle del governo. Mi sembra uno scherzo di cattivo gusto… Lo avrei concesso di Francesco Nuti ma non per Silvio Berlusconi. Abbiamo concesso il lutto nazionale a una delle persone più divisive di questo Paese, che è stato più volte accusato di aver pagato la mafia. Che si è salvato perché ha fatto le leggi per salvarsi ed è stato condannato per via definitiva per frode fiscale”…
Andrea Scanzi è andato poi avanti con tutte le brutte figure che Silvio Berlusconi ha fatto fare all’Italia all’estero come con Michelle Obama, con la regina Elisabetta e con Angela Merkel. Oltre ai funerali di Stato e al lutto nazionale la Camera e il Senato fermano le votazioni per sette giorni come se fosse morto Winston Churchill, ha proseguito il giornalista sui social.
La politica Rosy Bindi ha fatto eco al giornalista e si è staccata dalla beatificazione che da destra e da gran parte della sinistra sta arrivando nei confronti di Silvio Berlusconi, sottolineando il fatto che: “Il lutto nazionale per un presidente del Consiglio che è stato tanto amato, che è stato seduttivo per una parte di Italia ma che è stato divisivo per questioni fondamentali, il rispetto della Costituzione, il rispetto delle donne”. Bindi ha poi proseguito con queste parole: “siamo in una fase di santificazione che credo non faccia bene all’Italia, il berlusconismo va elaborato”.