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Massimo Di Cataldo e la storia delle violenze domestiche, cosa era successo veramente

massimo di cataldo

Massimo Di Cataldo è stato recentemente ospite del programma di Serena Bortone, Oggi è un altro giorno. Il cantante dopo una serie di accuse lanciate dalla sua ex moglie, è stato prosciolto dalle accuse di violenza domestica. Ma cos’era successo veramente?

Massimo Di Cataldo, celebre cantautore italiano, era stato accusato di violenza domestica. La ex moglie infatti lo aveva accusato di violenze e percosse, dicendo di essere stata picchiata più volte da lui in casa. La bagarre tra la coppia è finita in tribunale, con la conclusione finale e sentenza definitiva del processo che vede Di Cataldo prosciolto da tutte le accuse.

La vicenda di Massimo di Cataldo

Anna Laura Millacci, visual artist ed ex moglie del cantante, aveva pubblicamente accusato il marito di averla picchiata, condividendo sui social alcune foto con il volto livido e tumefatto. Ma era tutto vero? Secondo la sentenza definitiva no. Infatti, nel 2016 Massimo di Cataldo fu prosciolto dalle accuse con la sentenza definitiva. La questione si è chiusa dunque in modo positivo, ma i segni nell’animo del cantautore sono rimasti a lungo e sono stati profondi.

In una intervista di Cataldo ha detto: ” urlavo la mia verità ma nessuno mi ascoltava, perché convinti che dicessi il falso. Quel giorno di luglio la mia vita si è accartocciata, mi si è sgretolata tra le mani e la mia carriera con lei.”

 

Chi è Anna Laura Millacci e com’era coinvolta nella vicenda

Il rapporto tra di Cataldo e l’ex moglie è stato definito burrascoso, ma non segnato da violenze domestiche. Massimo Di Cataldo non era dunque un marito violento e manesco. Il gip Paola Della Monica ha disposto l’archiviazione dall’accusa di maltrattamenti, a cui si era opposta Anna Laura Millacci pronta a riconfermare le accuse già postate precedentemente sui social.

Nelle pagine di motivazioni il giudice ha definito il rapporto tra i due, burrascoso, alternato a momenti di  serenità e poi forte conflittualità, che ha conosciuto rari episodi violenti, ha scritto il gip, ” fatti che rimangono isolati e non sorretti da quella unitaria finalità che costituisce la ragione dell’incriminazione“. Anche l’accusa di aver procurato un aborto è caduta, infatti Massimo Di Cataldo era stato prosciolto nei primi momenti dell’inchiesta. La perizia aveva si confermato segni sulla donna e una gravidanza interrotta, ma senza alcun collegamento a schiaffi, lesioni o botte. La perizia era stata a cura del medico legale Costantino Ciallella, docente a La Sapienza.

Nel 2015 Massimo Di Cataldo è stato prosciolto dalle accuse. Le foto delle presunte violenze, invece, erano state pubblicate il 19 luglio 2013. Ma altre foto postate dalla donna la stessa sera, scattate a una festa, non mostravano alcun segno di lividi di botte.

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