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Mino Reitano, la moglie Patrizia: ” era buono e generoso”, la sua morte e l’ipocrisia generale

Grazia e Giuseppina, le figlie di Mino Reitano

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Mino Reitano, il ragazzo di Calabria, come era soprannominato il cantante, voce indiscussa del panorama nazionale italiano, è stato ricordato nella puntata di Domenica in del 5 febbraio. in studio da Mara Venier la moglie Patrizia e le figlie ha ricordato quanto generoso e buono fosse il marito e padre, nonchè cantante.

Il ricordo di Mino reitano a 13 anni dalla sua scomparsa

Mino Reitano, il cantautore di Fiumara di Muro, in Calabria, è scomparso nel gennaio del 2009. Oggi, a 13 anni dalla sua tragica fine, negli studi di Domenica In, nella puntata dedicata al Festival di Sanremo, la moglie e le figlie hanno ripercorso vita e carriera di Mino insieme a Mara Venier, storica amica del cantante.

Reitano con la sua grande voce inimitabile ancora oggi rappresenta un’icona della musica italiana. Dotato di grande carisma, umanità e trasparenza d’animo, è stato riocordato dalla moglie Patrizia come uomo molto buono e generoso.

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Ripercorrendo gli anni della carriera musicale di Mino Reitano insieme alla moglie Patrizia è stato quasi impossibile non sentirlo ancora tra noi.

Purtroppo, gli ultimi 15 anni della carriera del cantante sono stati segnati da un certo trattamento nei suoi riguardi. Mino Reitano infatti si assenta, si mette da parte e assorbe anche certi siparietti di mamma Rai non troppo rispettosi verso la sua figura. Mino invece, era un uomo molto generoso e così rimase fino alla fine.

La bontà di Mino reitano e l’ipocrisia di certi ambienti

Mino Reitano rappresentava quel filone musicale chiamato per così dire il bel canto all’italiana, simile al filone di  Claudio Villa. L’uomo si è spento a soli 64 anni, ad Agrate Brianza, dopo una terribile e dolorosa malattia. Come uomo e come cantante, Mino ha dimostrato sempre il suo lato generoso e buono, talmente generoso che donava soldi a chi era più povero di lui e poi anche ai suoi numerosi familiari. Di famiglia povera, Mino Reitano riuscì comunque a studiare otto anni al conservatorio di Reggio Calabria. Nei primissimi anni della sua carriera, Mino Reitano andò in Germania insieme ai suoi fratelli: insieme fondarono la band i Fratelli Reitano. Nel 1967 avviene il suo primo esordio a Sanremo con la canzone Non prego per me, scritta da Mogol e Lucio Battisti.

Mino Reitano partecipò 7 volte al Festival di Sanremo, scrive pezzi per Mina e Ornella Vanoni. Tuttavia, i critici musicali dell’epoca lo considerano un pezzo di antiquariato musicale e molti ironizzano e scherzano sulle sue canzoni. Mino Reitano però, è sempre il solito ragazzo buono e generoso e perdona tutti, infatti un giorno dichiara: ” io non ce l’ho con chi mi critica. Grazie a loro credo anche di essere migliorato. E quando sono in tv l’ascolto del pubblico sale“.

Nel 1988 sempre a Sanremo partecipa con il brano Italia, che arriva sesto, ma la sua vocalità, enfasi e bontà appaiono in contrasto forte con il panorama musicale molto aggressivo. Il trattamento che riceve il cantante non è sempre stato dei migliori e soprattutto degno della sua bravura. Alcuni noti personaggi televisivi gli facevano pesare le ospitate TV. Mino in vita era considerato vecchio genere musicale, post mortem invece esaltato ad icona: certamente l’avrebbe meritato anche da vivo.

 

 

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