Fra gli ospiti di Oggi è un altro giorno la bellissima Aurora Ruffino protagonista di Black Out – Vite Sospese in questi giorni in onda su Rai 1 vincendo ad ogni puntato la gara degli ascolti. Nello studio di Serena Bortone la bellissima attrice 33enne ha avuto l’occasione di raccontare della sua esperienza sul set della fiction con Alessandro Preziosi e al tempo stesso di farsi conoscere un po’ meglio.
Aurora Ruffino e la sua crisi esistenziale
Che Aurora Ruffino sia un’attrice e soprattutto una donna capace di grande dolcezza il pubblico di Oggi è un altro giorno l’ha potuto notare fin dal suo ingresso in studio. Poco prima infatti sulla poltrona di fronte a Serena Bortone era seduta Anna Valle con cui la Ruffino ha lavorato in Questo nostro amore. Nella fiction interpretavano madre e figlia e l’intesa e l’affetto instaurato fra le due bellissime attrici si è notato dal dolce abbraccio che si sono concesse davanti alle telecamere.
In studio Aurora ha raccontato delle vicinanze che esistono con Lidia, l’appuntato dei carabinieri che interpreta in Black Out. Infatti come il suo personaggio si ritrova a dover capire chi è anche Aurora si sta avventurando verso una maggiore consapevolezza di sé. Un traguardo a cui si sta avvicinando con un percorso interiore che sta conducendo. In questo momento infatti l’attrice ha rivelato di trovarsi in una vera crisi esistenziale che sta vivendo però come un’opportunità per crescere e rinascere. “Il dolore fa parte della crisi, secondo Aurora, non si può scappare perché si ripresenterà“.
Alcune curiosità dell’attrice su Black Out – Vite Sospese
Aurora Ruffino ospite di Serena Bortone ha rivelato alcune curiosità legate alla fiction di successo di Rai 1 a cui sta partecipando. In particolare pare che le avverse condizioni climatiche l’abbiano messa in seria difficoltà anche da un punto di vista fisico. L’attrice che in Black Out interpreta l’appuntato Lidia ha raccontato delle difficoltà di una scena specifica.
Per esigenze di copione Aurora doveva picchiare forte i pugni sul finestrino dell’auto nella quale giace senz’anima il suo superiore nonché il suo amante e padre del bambino che porta in grembo. A quanto pare durante la ripresa faceva così tanto freddo che le sue mani erano completamente anestetizzate. Questo l’ha spinta a dare colpi decisamente troppo forti senza sentire il dolore che avrebbero provocato in una condizione normale. Solo una volta tornata in albergo si è resa conto di avere le mani completamente blu e tumefatte per la violenza dei colpi inflitti al finestrino dell’auto.