Lo scrittore Daniele Mencarelli è fra gli ospiti di Serena Bortone nella puntata del 1 febbraio di Oggi è un altro giorno. Il vincitore del Premio Strega giovani con “Fame d’aria” si racconterà fra luci e ombre del suo passato con la capacità che ha avuto di incanalare tutta la sua sofferenza in romanzi a dir poco emozionanti.
Fame d’aria di Daniele Mencarelli
Nell’ultimo dei suoi lavori “Fame d’aria” Daniele Mencarelli tratta uno dei temi più delicati e toccanti in assoluti ovvero l’amore che lega i genitori ai figli. Un sentimento unico specialmente se i propri piccoli hanno qualche problema. Nel libro Pietro sta viaggiando in auto con il figlio Jacopo quando, un venerdì e nel bel mezzo del nulla, l’auto decide proprio in quel momento di rompersi. Per fortuna incontrano Oliviero, un meccanico che si offre di portarli nel paese più vicino ad attendere la riparazione del veicolo.
Jacopo però non è un bambino come tutti gli altri e lo si può capire già da quando esce dell’auto: lo sguardo perso, una camminata non sicura e una mano che ostinatamente sfrega sulla gamba dei pantaloni. In paese padre e figlio incontreranno nel bar Agata e Gaia che sapranno abbracciare il dolore dell’uomo regalandogli la sorpresa di un’umanità che ancora esiste e resiste.
Un autore dalla vita difficile
Daniele Mencarelli in ogni suo lavoro riesce sempre ad accendere i riflettori con garbo e delicatezza su temi ancora molto poco considerati e che di sicuro difficilmente raggiungono il grande pubblico. Merito di tutto probabilmente le difficoltà che si è ritrovato ad affrontare fin dalla sua tenera età. Daniele infatti è sempre stata una persona estremamente sensibile, tale caratteristica l’ha spinto quando era ancora molto giovane a porsi interrogativi esistenziali. Domande intense a cui purtroppo, come tanti altri, non è riuscito a darsi delle risposte alimentando così la sua terribile crisi d’identità e le malattie mentali di cui è affetto.
Per risolvere i suoi conflitti interiori il giovane Daniele non ha trovato di meglio che buttarsi sulla strada delle dipendenze sia di droga che di alcol. La salvezza per lui arriva quando inizia a lavorare in una cooperativa attiva all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù dove il suo primo impegno è quello di pulizia dei bagni. La forza, insieme alla disperazione, che gli mostrano di avere ogni giorno i piccoli pazienti ricoverati diventano infatti per Mencarelli la molla che lo spinge verso un percorso intenso e di rinascita.