Ad Oggi è un altro giorno Serena Bortone continua con l’omaggio della redazione alla recente scomparsa di Benedetto XVI con in studio Filippo Sorcinelli, il sarto del Papa Emerito e di Francesco.
La storia intorno all’attività di Filippo Sorcinelli è molto interessante e ben racconta di quanto il talento e la tenacia possano superare qualunque difficoltà.
Chi è il sarto Filippo Sorcinelli
Originario delle Marche, Filippo Sorcinelli ha 47 anni ed è giunto al mondo della sartoria ecclesiastica quasi un po’ per caso. La sua attività professionale infatti inizia nel settore della musica dopo aver conseguito il diploma in organo presso il conservatorio vaticano. Quando un suo grande amico decide di prendere i voti sente però di dover confezionare per lui un vestito.
Il suo impegno e l’amore per l’ago e filo lo fanno notare dall’allora vescovo di Pesaro Angelo Bagnasco. Il prelato gli commissione una mitra e lo spinge ad aprire una sua sartoria. Da lì poi il suo lavoro viene notato dalla Santa Sede che nella persona di monsignor Marini lo contatta telefonicamente chiedendogli di recarsi a Roma per vestire il Papa.
All’epoca sul soglio pontificio c’era il compianto Benedetto XVI che Sorcinelli ha avuto inoltre anche l’onore di incontrare. Con l’elezione di Papa Francesco il sarto marchigiano ha continuato a lavorare per confezionare gli abiti che dovranno poi essere indossati dal Pontefice.
Per la creazione degli abiti Filippo però racconta di non aver bisogno di incontrare il Papa per prendergli le misure, esiste uno staff estremamente preparato che dà tutte le informazioni necessarie per portar a termine i suoi lavori di sartoria.
Le difficoltà vissute da Filippo
Con l’attività sartoriale che andava a gonfie vele addirittura con abiti commissionati dalla Santa Sede la vita professionale di Filippo Sorcinelli sembrava essere arrivata all’apice. Nel 2013 però, probabilmente l’invidia e la rivalità di alcuni colleghi, tutto sembra essere messo in discussione.
Alla Santa Sede arrivano ben 2500 lettere nelle quali si intende informare il Vaticano della sua omosessualità ritenuta non degna per una persona il cui lavoro era vestire la personalità più importante della Chiesa cattolica. In una recente intervista Sorcinelli ha raccontato di essere uscito molto provato da tutto questo. Addirittura tanto da decidere di abbandonare la sartoria e prendersi un periodo sabbatico da solo.
Al suo ritorno però nulla è cambiato. La meritocrazia che vige in Vaticano gli ha dato l’opportunità di continuare a lavorare per il Papa grazie al suo talento e alla sua professionalità al di là della sua vita privata.