Nella puntata di Oggi è un altro giorno ospiti di Serena Bortone il mitico gruppo de I Giganti, una band che ha caratterizzato il mondo della musica fin dagli anni ’70. Insieme agli affetti stabili di oggi che sono Eva Grimaldi, Romina Carrisi, Jessica Morlacchi, Francesco Oppini, Antonio Mezzancella e Massimo Cannoletta ripercorreranno la loro straordinaria carriera attraverso i successi che li hanno consacrati.
I successi de I Giganti
La storia della musica italiana per il genere beat non sarebbe stata la stessa senza il contributo essenziale de I Giganti, mitica band composta originariamente da Sergio e Mino Di Martino, Enrico Maria Papes e Checco Marsella. Nel corso della loro lunghissima carriera il gruppo ha subito una serie di stop tornando però sempre ad esibirsi tutti insieme sul palco. Oltre a diverse partecipazioni al Festival di Sanremo vantano anche esibizioni al mitico Cantagiro. In particolaresi esibirono anche al Festival di Napoli dove presentarono il brano Na guagliona yè yè, insieme ad Aurelio Fierro e i Sanniti.
Il picco più alto della loro incredibile storia musicale è stato senza dubbio raggiunto negli anni ’70 con la pubblicazione del disco Terra in bocca. Si tratta di un concept album in cui I Giganti parlano apertamente della mafia e della distribuzione dell’acqua in Sicilia saldamente nelle mani della delinquenza. Per la tematica decisamente forte che il loro lavoro toccava questo fu soggetto ad una stretta censura. In virtù di questo, e non volendo tornare artisticamente indietro, la band si sentì con le mani legate per non potersi più esprimere liberamente. Ecco perché decisero ancora una volta di sciogliere il gruppo.
Nel 2011 Terra in bocca vince, a 40 anni dalla sua pubblicazione, il Premio Paolo Borsellino. Per omaggiare tale riconoscimento Mino, Enrico e Checco si esibirono nuovamente insieme.
La scomparsa di Sergio Di Martino
Prima ancora del 2011 I Giganti erano tornati a suonare insieme per una storica reunion nel 1998. Per l’occasione però I Giganti tornarono sulle scene soltanto con Papes e Marsella. Due anni prima infatti nel febbraio del 1996 era morto il chitarrista Sergio e suo fratello Mino non se l’era sentita di far parte del nuovo progetto.
I loro posto venne preso da Kambiz Kaboli e Giò De Luigi purtroppo però la “nuova band” ancora una volta si sciolse. Di sicuro c’è che se non fossero incappati nelle strette maglie della censura avrebbero continuato a regalare al pubblico italiano altri brani di denuncia eccezionali degni dell’album Terra in bocca.