La puntata del 15 marzo di Oggi è un altro giorno si è impreziosita della presenza dello scenografo, tre volte premio Oscar Dante Ferretti. La sua è una famiglia di talenti, la moglie infatti Francesca Lo Schiavo collabora con lui creando così una coppia d’oro del cinema internazionale.

I due hanno instaurato un lungo e fortunato sodalizio sia professionale che privato che li ha permesso di posizionare sul loro scaffale, comprato all’Ikea ha sottolineato Ferretti, ben 6 statuette degli Oscar.

Dante Ferretti: un vero patrimonio nazionale

Lo sceneggiatore premio Oscar Dante Ferretti ha spento da poco 80 candeline, o 60 più iva come ama dire il maestro. Nello studio di Serena Bortone si è raccontato con la sua solita ironia ripercorrendo la sua straordinaria carriera. Nella sua biografia il maestro ha ricordato di essere vivo fondamentalmente per miracolo. Quando era ancora in fasce restò infatti per più di un giorno sotto le macerie dei bombardamenti di Macerata.

Ti potrebbe interessareOggi è un altro giorno, Lunetta Savino racconta il suo personaggio più intensoOggi è un altro giorno, la nuova avventura in teatro di Lunetta Savino

Un altro episodio che ha suscitato l’ilarità dello studio è legato al ricordo del suo primo Oscar conquistato, insieme alla moglie, con The Aviator di Martin Scorsese. Una gioia arrivata dopo ben 7 nomination tanto che per quell’edizione non era certo di voler presenziare. In seguito Ferretti ha portato a casa ben altre due statuette grazie alla scenografia per Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street del regista Tim Burton e Hugo Cabret sempre di Martin Scorsese.

Il sodalizio con Federico Fellini

Dante Ferretti ha avuto un lungo e fortunato sodalizio con il grande regista Federico Fellini. Nello studio di Oggi è un altro giorno ha raccontato che l’iconica mongolfiera presente in un film del maestro del cinema italiano nasceva dalle cose che aveva sognato.

Il grande scenografo ha rivelato che ogni giorno in cui incontrava Fellini il regista gli chiedeva cosa avesse sognato per avere dettagli da inserire nei suoi film. Una domanda tanto ricorrente che ad un certo punto, ha rivelato Ferretti, “mi ritrovavo costretto ad inventarmi i sogni“. Una bugia di cui Fellini era ben consapevole ma che tollerava pur di riuscire ad ottenere le sue idee geniali con la speranza di poterli usare nei suoi lavori onirici.

Per omaggiare i due maestri del cinema italiano nel programma di Serena Bortone si sono esibiti Samuel Peron in compagnia di Romina Carrisi. La coppia di affetti stabili ha ricreato la coreografia di un ballo inserito in un film di Federico Fellini che ha ispirato Quentin Tarantino per l’iconica scena di Pulp Fiction.

Leggi tutte le notizie su Varietà