Ospiti di Oggi è un altro giorno sono stati Sergio Castellitto, Nando e Simona Dalla Chiesa per raccontare la figura del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. In onda stasera infatti ci sarà la fiction Il nostro generale su Rai 1 in prima serata.
Il ricordo del generale Dalla Chiesa
Sergio Castellitto per parlare della fiction dedicata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ha dichiarato nel salotto di Serena Bortone: “La sua storia appartiene a tutti noi come cittadini, ha segnato e cambiato molti anni della nostra storia. È anche un uomo, un padre, un fratello e un marito”.
Il figlio Nando Dalla Chiesa a proposito del lavoro del padre ha riferito: “Abbiamo raccontato la nostra storia dal punto di vista non solo domestico, cogliendo gli umori di quello che vedevamo. Arrivò una cartolina minatoria dalla Svezia e lui disse che uccideranno”. Quindi occorreva prenderli sul serio era quello che aveva inteso il figlio del generale.
Serena Bortone si è poi rivolta alla figlia Simona e le ha chiesto “come papà com’era?” “Era un papà presente in qualunque momento della nostra vita”. Castellitto, a proposito della recitazione di questo ruolo complesso nella fiction, Il nostro generale ha detto: “Recitare è una psicoterapia. Ho risparmiato per anni e anzi mi hanno pagato per farlo. Il rapporto con i figli e la paternità è così complesso”. Infatti Simona Dalla Chiesa ha riferito: “Il generale Dalla Chiesa non si metteva in discussione. Non c’erano i tempi di conoscenza, era tutto immediato, andare da una città all’altra”.
Sergio Castellitto: “Sono motori che non esistono più cioè gli uomini come Dalla Chiesa. Una delle grandi qualità era quella di trattare il nemico come avversario e quindi di capirlo”.
Il generale Dalla Chiesa era un uomo che girava senza scorta, Nando avevi paura?, ha chiesto la conduttrice “C’è stato un momento in cui avevamo più paura. Avevamo un messaggio cifrato al telefono. È stata una vita di confronto con la paura. Farsi vedere in tv nel momento in cui i terroristi erano forti è stato di grande coraggio”.
La moglie Dora
Al generale Dalla Chiesa è indissolubilmente legata anche la figura dell’amata moglie Dora, la compagna di una vita a cui Carlo Alberto era solito scrivere ben due lettere al giorno.
Un’abitudine che il generale continuò ad avere anche dopo la scomparsa della donna. Proprio ricordando la morte della mamma a causa di un infarto Simona e Nando hanno raccontato che a causa del triste momento vissuto dalla sua famiglia costantemente sotto minaccia i funerali della donna si svolsero nella caserma dei Carabinieri.