Ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno il giornalista Paolo Brosio che si è lasciato andare al ricordo di tanti aneddoti legati alla sua carriera passata accanto a grandi personaggi. Il suo nome è infatti indissolubilmente legato a quello di Emilio Fede da cui ha subito indimenticabili sfuriate in diretta ai tempi del Tg4.
Paolo Brosio e il primo incontro con Silvio Berlusconi
Paolo Brosio ha colto l’occasione di essere ospite di Serena Bortone per mandare un saluto affettuoso a Silvio Berlusconi da parte del giornalista e della padrona di casa. Il cavaliere è attualmente ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano per problemi polmonari.
Il giornalista ha raccontato il primo incontro con l’allora proprietario della Fininvest che avvenne in aeroporto in modo piuttosto comico. A quell’appuntamento Berlusconi si avvicinò a lui scherzando sul fatto che fosse un personaggio vero e non un cartonato. In quegli anni infatti Brosio era una presenza fissa, per ben 3 anni, di fronte al Tribunale di Milano durante il periodo di Mani Pulite.
Il giornalista, per poter dare notizie “fresche” al pubblico dei diversi Tg passava intere giornate in strada per coprire così gli appuntamenti con l’informazione. Su quella sua incredibile esperienza Brosio ha scritto anche un libro in cui ha appunto raccontato una grande fetta della sua vita passata “sul marciapiedi” di fronte al tribunale. Proprio grazie alla sua presenza quasi fissa in tutti i telegiornali arrivò per lui la grande popolarità.
Il libretto “rubato” da Antonio Di Pietro
Paolo Brosio ha raccontato anche il famoso episodio del suo libretto che è entrato nella storia del Tg 4 e del direttore Emilio Fede. In quel momento, come al solito, il giornalista si trovava di fronte al Tribunale di Milano e aveva un taccuino su cui aveva annotato oltre 20 nomi di personaggi indagati o arrestati dal pool di Mani Pulite.
A pochi secondi dal collegamento in studio passarono accanto a lui i giudici che seguivano le famose indagini. In un attimo Antonio Di Pietro gli sfilò l’agenda dalla tasca posteriore lasciandolo così “scoperto”. I nomi da riferire erano troppi per poterli ricordare e Brosio si ritrovò in balia delle richieste di Fede senza poterle soddisfare.
Per giustificarsi quindi raccontò che gli avevano tolto il taccuino indicando i giudici che a breve distanza se la ridevano sventolandolo. Con i giudici ha poi stretto una buona amicizia che durar tutt’ora. Grazie anche alla reazione del direttore quella diretta è diventata unica nel suo genere.