Ad Oggi è un altro giorno due ospiti d’eccezione protagonisti inarrivabile della musica italiana ovvero Mogol e Mario Lavezzi. Nello studio di Serena Bortone, oltre a ripercorrere la loro straordinaria carriera, i due grandi autori hanno presentato anche il loro ultimo album “Capolavori Nascosti“.
Si tratta di una raccolta di brani per anni chiusi nei cassetti dei due artisti. Finalmente le loro “vecchie” perle hanno trovato il momento giusto per mettere insieme alcune fra le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana.
Mogol e Mario Lavezzi a Oggi è un altro giorno
Per omaggiare due grandi come Mogol e Mario Lavezzi è arrivato il tenero messaggio di Lollo dei Dik Dik. La storica band italiana ha in effetti raggiunto il successo con “Il primo giorno di primavera” scritta proprio dalla prolifica coppia. Il loro percorso artistico è nato nel lontano 1968 e conta un numero incredibili di brani passati alla storia per il testo emozionante e la musica capace di toccare l’anima.
Ovviamente a Oggi è un altro giorno non poteva mancare un riferimento al lungo e fortunato sodalizio con Lucio Battisti, interprete di brani immortali come “Acqua azzurra, Acqua chiara” e “Non è Francesca“. Brani meravigliosi nati dalla loro straordinaria immaginazione. Mogol infatti, nel salotto di Serena Bortone, ha voluto sottolineare che i personaggi che ha creato nelle sue canzoni non nascono da storie vissute in prima persona.
In alcuni testi di Lucio Battisti, ad esempio, c’è il racconto di un uomo distrutto dall’amore non corrisposto oppure tradito proprio come in “Non è Francesca“.
I due poeti della musica italiana
Mogol e Mario Lavezzi hanno raccontato la storia dietro a “Balla Linda“, canzone portata al successo da Battisti nel 1969. In questo caso si è trattato di una donna realmente esistita e conosciuta dai due autori negli anni in cui andavano di moda “i figli dei fiori” e l’amore libero.
La loro “Linda” era una giovane italiana arrivata in Italia che Mogol ha frequentato soltanto per un giorno chiedendo all’amico Lavezzi di ospitarla in una delle sue case. Si è trattata in sostanza di un’avventura di poche ore che però ha lasciato nel grande paroliere il ricordo di un momento di felicità.
Lo stesso era accaduto con Vita, cantata da Dalla e Gianni Morandi. Qui è raccontata invece la storia di una ragazza di cui Mogol era innamorato e che aveva alle spalle un passato “turbolento” pur avendo un animo puro da bambina.