La puntata del 20 gennaio di Oggi è un altro giorno, condotto da Serena Bortone, in compagnia di Sara Crimi aprirà ancora un’ampia pagina su “Spare“, il libro scandalo del principe Harry uscito il 10 gennaio. Insieme alla traduttrice del racconto-denuncia del secondo genito di re Carlo per approfondire il tema saranno in studi anche le giornaliste Lavinia Orefici, Ilaria Grillini e in collegamento da Londra Natalia Augias.

Chi è la traduttrice Sara Crimi

Sara Crimi fa parte del gruppo di quattro traduttrici che per mesi si sono dedicate a “Spare“, il libro del principe Harry in cui il figlio minore di Lady Diana punta il dito sull’intera famiglia reale rivelandone gli aspetti più oscuri. Insieme a lei hanno lavorato Manuela Faimali, Valeria Gorla e Laura Tasso. In alcune interviste la Crimi ha affermato che questo è stato il lavoro più intenso e stressante mai seguito in tutta la sua lunga carriera. La traduttrice infatti collabora già da anni con la casa editrice Mondadori per la quale ha tradotto gli ultimi romanzi di Patricia Cornwel.

Lavorare però su “Spare” a quanto pare non è stato come al solito. Sara infatti ha rivelato di aver dovuto collaborare in team con gli altre professioniste mantenendo in modo quasi ossessivo il più stretto riserbo. Addirittura erano arrivate al punto di scambiarsi informazioni usando un linguaggio in codice. Alla luce dello scalpore suscitato dal libro e del quadro poco lusinghiero che ne è uscito della famiglia reale britannica ben si capisce quindi l’importanza e lo stress che ha richiesto il lavoro di traduzione.

La ricerca ossessiva della segretezza

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Il lavoro di Sara Crimi e delle sue colleghe sulla traduzione di “Spare” è stato fatto con una ricerca della segretezza degna di qualunque spy story o delle indagini della CIA. Neppure suo marito infatti ha mai saputo su che cosa stava lavorando per tutto il periodo nel quale ha eseguito la traduzione. Un progetto che, per i tempi e la complessità, ha richiesto un lavoro di squadra non sempre facile. Sembra infatti che, anche per cambiare una singola parola della traduzione, la Crimi e le sue colleghe avessero bisogno di inserire ben tre password.

Il lavoro sul libro del principe Harry è iniziato a settembre scorso fino a quando la morte della regina Elisabetta non ha bloccato il tutto. A quel punto infatti il team ha dovuto attendere qualche tempo per ricevere le dovute correzioni con le modifiche ai capitoli.

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