Raffaella Carrà avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 18 giugno e per omaggiarla nello studio di Serena Bortone ci sono stati tantissimi ospiti in suo onore. Un’icona di professionalità, di indipendenza e autoaffermazione oltre ad essere dotata di un’energia empatica che la contraddistingueva.

I ricordi e gli aneddoti su Raffaella Carrà da parte dei suoi amici

A Oggi è un altro giorno ci sono stati tanti amici di Raffaella Carrà come il suo truccatore Vasco Stolzi, il suo parrucchiere Giancarlo Turri, la fotografa Marinetta Saglio e i ballerini Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. Quest’ultimo ha dichiarato a proposito dell’ombelico da fuori della Carrà che li volevano licenziare all’epoca per questo e per il ballo del Tuca Tuca. La regina della Tv ha portato nel servizio pubblico quello che già si vedeva nella società perché le ragazze all’epoca già cominciavano a girare con l’ombelico da fuori. Enzo Paolo Turchi ha raccontato com’è nato il Tuca Tuca con la Carrà che non è stata mai volgare ma ha anticipato i tempi e ha abbattuto i pregiudizi.

L’amica fotografa Marinetta Saglio ha raccontato delle mitiche fotografie scattate a Raffaella Carrà come una in particolare in cui aveva addosso un’asciugamano che la faceva sembrare nuda.

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In studio c’era anche la giornalista e scrittrice Adriana Pannitteri che ha pubblicato da poco un libro proprio dedicato alla grande ballerina e conduttrice intitolato “Raffaella Carrà, la ragazza perfetta“.

Vasco Stolzi e Giancarlo Turri hanno lavorato per 40 anni con la conduttrice e regina della Tv. Il suo trucco ha fatto storia: “Il mio make up diventava stupendo, quando la vedevo in monitor si illuminava”, ha dichiarato il suo truccatore.

Carmen Russo ha dichiarato a proposito della Carrà: “Raffaella Carrà era di una bontà e umanità enormi: amava gli animali e i bambini. Andammo in Spagna e mi dava tanti consigli su come entrare in trasmissione senza sbagliare. Era perfezionista”. 

Un’icona gay, di stile e semplicità

Luca Sabatelli era un suo costumista omosessuale e su di lui cantò la canzone intitolata “Luca” dedicata a questa persona. Raffaella Carrà infatti era un’icona gay, molto amata dal mondo LGBTQI+, e nel 2017 è stata anche la madrina del World Pride a Madrid. Il video di Fiesta, uno dei suoi eterni successi, la aprì la mercato spagnolo, cominciando appunto a cantare in lingua iberica.

In collegamento con Oggi è un altro giorno c’è stato Walter Santillo, inviato speciale dei programmi della Carrà: “Il primo incontro fu straordinario: la incontrai nel suo studio e abituato a vederla con gli abiti di Raffaella Carrà non la riconobbi. La cosa che mi colpì fu che mi disse: grazie di essere qui con noi”.

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