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Oggi è un altro giorno, Daniele Mencarelli racconta la sua esperienza dopo il TSO

Oggi è un altro giorno, Daniele Mencarelli presenta l'emozionante "Fame d'aria"

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Oggi è un altro giorno ha avuto fra i suoi ospiti nella puntata di inizio febbraio l’autore Daniele Mencarelli, scrittore e poeta di successo in libreria con “Fame d’aria“, vincitore del Premio Strega.

La storia dello scrittore vincitore del Premio Strega

Nel ’94 quando aveva appena 20 anni Mencarelli, a seguito di una crisi fortissima, ebbe bisogno dell’intervento di un’ambulanza e quindi fu sottoposto a TSO (trattamento sanitario obbligatorio che viene somministrato a chi è pericoloso per sé e per gli altri). Quando si svegliò dopo la crisi si ritrovò sotto contenzione meccanica, ovvero era legato.  “Avevo una diagnosi di dipendenza – ha detto Mencarelli – e una psichiatrica. Io uscivo per bere e bevevo per uscire. Questa diagnosi mi rimise nella realtà”. In seguito è stato ricoverato per una settimana in una clinica dove ha cercato di stare meglio.

In questo periodo però la vera cura l’ha ricevuta dall’incontro con 5 altri pazienti, ben più grandi e con una lunga esperienza alle spalle legate alle malattie mentali. La vicenda personale che l’ha in qualche modo formato è stata poi oggetto anche di un suo lavoro “Tutto chiede salvezza” diventata poi anche una serie di successo trasmessa da Netflix.

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Un’altra esperienza che tanto ha fatto per la sua crescita come uomo è stata quella vissuta nel periodo in cui ha lavorato nel reparto di medicina pediatrica a Roma. Essere a contatto con la sofferenza e la forza di bambini malati e dei loro genitori l’ha cambiato profondamente.

In quegli anni in cui ha visto la sofferenza dei più piccoli non si è mai colpevolizzato del suo dolore interno vissuto anni prima. Perché molti, come afferma Serena Bortone, senza cognizione di causa, avrebbero potuto affermare: “Di cosa ti lamenti?” Il dolore psicologico è importante come quello fisico. Questo è il messaggio che Daniele Mencarelli ha cercato di far capire a chi sottovaluta queste malattie, ritenendole importanti tanto quanto quelle fisiche. Nel periodo in cui lavorava come magazziniere al Bambin Gesù ha scritto una anche una raccolta di poesie.

Daniele Mencarelli e il suo “Fame d’aria”

Nel libro vincitore del Premio Strega Fame d’aria si racconta una storia di un bambino che soffre di autismo e della sua famiglia. In questo modo ha raccontato un problema molto importante per cui nel nostro Paese non ci sono ancora molte terapie domiciliari ma anzi sono tutte a pagamento.

Lo scrittore poi ha raccontato di essere stato aiutato dalla sua famiglia. Serena Bortone ha poi chiesto allo scrittore e poeta cosa avrebbe detto a lui stesso quando aveva 20 anni. La risposta di Daniele Mencarelli a quel ragazzo che si è svegliato dopo il TSO avrebbe soltanto detto “Avevi ragione“.

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