Questa sera 12 agosto sul Nove possiamo rivedere il documentario il cui Pietro Maso, con la sua voce, racconta la sua incredibile storia. La data del 17 aprile del 1991 ha cambiato per sempre la sua vita. All’epoca aveva meno di venti anni e nella sua casa, in provincia di Verona, ha ucciso entrambi i suoi genitori.

Pietro Maso – Io ho ucciso: la storia

Dopo l’efferato omicidio è stato arrestato e condannato a 30 anni di reclusione. Conquistata di nuova la libertà ha deciso di raccontarsi e di ripercorrere i momenti salienti della sua vita.

Parla della sua infanzia e di quando da piccolo ha passato un anno in seminario. Tuttavia, poi tornò a casa dai suoi genitori, dove però mancava una delle cose per lui più importanti: il calore delle mure domestiche. Il silenzio a tavola, la mancanza di affetto erano tutti elementi che facevano sentire dentro di lui un grande vuoto cosmico.

Ti potrebbe interessareMichela Murgia scomparsa a 51 anni: le reazioni dei personaggi della TVLa scrittrice Michela Murgia

Dentro di lui inizia a coltivare un incredibile attenzione per Don Johnson, che lo considerava il suo guru: così bello, così giovane, così pieno di vita, così diverso, così unico.

Nell’intervista ammette che nella sua testa voleva essere proprio Don Johnson, distinguendosi dagli altri. Voleva essere quella persona con una marcia in più. Anche gli indumenti che indossava dovevano essere diversi: in discoteca, una volta, si è presentato con la tuta da sub, gli anfibi e l’accappatoio

Tuttavia, è lui stesso ad ammettere che il suo entusiasmo è stata la sua autodistruzione, mettendo in pratica il folle piano di uccidere sua madre e suo padre. Riesce nell’impresa e viene immediatamente arrestato.

Dopo circa 22 anni di carcere, Maso è fuori. Tuttavia, la sua vita da ex detenuto, come quella di altre persone che sono uscite dal carcere, non è semplice. Soprattutto visto l’efferato crimine che ha commesso. Anche la rete familiare con le sorelle si è interrotta.

Maso rivela anche di aver ricevuto una telefonata da Papa Francesco e, quando ha sentito che proprio a lui, l’ultimo dei detenuti, era stato chiamato dal Papa, non poteva credere alle sue orecchie.

Leggi tutte le notizie su Varietà