Sono vari i programmi che rientrano in quel monopolio della televisione commerciale che è stato “inventato” da Silvio Berlusconi. Come imprenditore si è speso molto per la TV. Basti pensare a programmi come Buona Domenica, Il pranzo è servito, Drive In, Maurizio Costanzo Show.
Sono tutti programmi che hanno visto i loro inizi soprattutto negli anni ’80, ma per coloro che sono nati in quell’epoca rappresentano davvero un nuovo modo di fare televisione. Infatti, non possiamo fare a meno di dire che esiste uno spartiacque fondamentale tra prima e dopo Berlusconi, con l’affermarsi, oltre che dei canali Rai, anche delle reti Mediaset, come Canale 5, Italia 1 e Rete 4.
La nascita del Biscione
L’imprenditore Berlusconi nel 1974 ha scelto il Biscione, una specie di serpente stilizzato che stava a simbolo del quartiere di Segrate, Milano 2. È stato sempre lo stesso simbolo che Berlusconi ha utilizzato per Telemilano 58. È stata questa rete il primo elemento che poi di lì a poco sarebbe diventato un vero impero televisivo.
Ma non stiamo parlando soltanto di televisione, perché Berlusconi ha saputo fare qualcosa di molto interessante anche per quanto riguarda il cinema. Basti pensare, per esempio, in questo caso a Medusa Film e a Penta Film, in società con Vittorio Cecchi Gori.
Berlusconi ha saputo essere sempre al centro della scena, dimostrando di intendersi di spettacolo. È riuscito a strappare alla Rai, con contratti di tutto punto, nomi come Mike Bongiorno, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Corrado. Ha creato così una TV fatta di colori e di studi che colpivano l’attenzione. Basti pensare, per esempio, alle luci e ai colori che caratterizzavano programmi come La ruota della fortuna o Il pranzo è servito.
La rivoluzione della TV commerciale
Elemento molto importante è stato quello di aver creato una TV gratuita. Per vedere le reti una volta Fininvest, oggi Mediaset, non si devono pagare tasse. I programmi si autofinanziano con la pubblicità degli inserzionisti. Naturalmente la TV commerciale prevede i cosiddetti consigli per gli acquisti, come li chiamava Maurizio Costanzo.
Il resto lo sappiamo già. In tutti questi anni la televisione commerciale di Silvio Berlusconi, passata poi al figlio Pier Silvio, ha segnato una vera e propria rivoluzione, su cui ci sarebbero da fare tante riflessioni. Berlusconi forse ha avuto un pregio molto importante da questo punto di vista, perché non solo ha creato un’alternativa vera ai canali Rai a livello generalista, ma ha saputo capire i gusti dei telespettatori, accontentandoli in maniera molto precisa.