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Techetecheshow: dove abitava Lucio Battisti? I luoghi del cantautore

I luoghi del cantautore Lucio Battisti

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Lucio Battisti ci ha lasciato all’età di 55 anni, scomparendo a Milano il 9 settembre 1998. La sua scomparsa ha segnato la fine di una carriera di 26 anni nel settore musicale italiano, durante la quale ha pubblicato 17 album in studio e venduto 25 milioni di copie dei suoi dischi.

Lucio Battisti amava viaggiare?

La sua passione per la musica si accese a 13 anni, quando, per celebrare il suo passaggio in terza media, chiese ai suoi genitori, Alfiero e Dea, una chitarra come regalo. Meno di un decennio dopo, l’incontro con Mogol segnò una svolta: Mogol si occupava dei testi, mentre lui dava voce a quelle parole. Insieme, riuscirono a catturare e ad esprimere le emozioni e le esperienze degli italiani di quel tempo.

Durante gli anni ’70, Lucio Battisti divenne voce emblematica di una generazione appassionata di viaggi, cantando proprio anche di esplorazioni in un’epoca in cui il concetto di turismo moderno non era ancora diffuso. Ma, in realtà, l’artista stesso non era incline ai viaggi.

Il luogo di nascita e il trasferimento a Roma

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Riconosciuto e acclamato ampiamente, l’artista dietro successi come Emozioni e I Giardini di Marzo, visto da molti come uno dei più influenti cantautori italiani, nacque il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone, un piccolo borgo del Lazio situato sull’Appennino, a 11 chilometri da Rieti e a 70 chilometri a nord-est di Roma.

La sua abitazione natale si trova proprio in questa località, ma non è aperta al pubblico. Battisti, in collaborazione con Mogol, autore di brani come 29 Settembre, si esibì qui nell’ultimo concerto pubblico il 5 settembre 1970, attirando migliaia di fan che affollarono il luogo per assistere alla performance dell’artista. In omaggio al cantautore, il parco comunale di Poggio Bustone è stato rinominato Giardini di Marzo e al suo interno è stata situata una statua che lo ritrae con la sua inseparabile chitarra.

Oltre ad essere il luogo di origine del famoso cantautore, Poggio Bustone è rinomata per il Monastero Francescano, dove San Francesco si recò nel 1208. Questa località ospita ogni anno la festa della porchetta.

La famiglia di Lucio Battisti si spostò a Roma, durante l’infanzia di Lucio. Nella capitale il cantautore completò il suo percorso di studi. La città di Roma ha omaggiato Battisti dedicandogli una piazza e un parco nell’area periferica di Acilia, collocata lungo la via Ostiense, tra Roma e Ostia.

Dopo aver ottenuto grande fama, si spostò per un breve periodo a Milano, stabilendosi prima in Largo Scalabrini e poi in Largo Rio de Janeiro. Acquistò un’abitazione a Roma, nella zona della Cassia, e una villetta sulla costa a Rimini.

Il ritiro nel bosco di Dosso di Coroldo a Molteno

Successivamente, si ritirò in una dimora situata nel fitto bosco di Dosso di Coroldo, una piccola località appartenente a Molteno, un piccolo paese di 3200 residenti situato nella Brianza, vicino a Lecco. Qui, tenendo molto alla sua intimità, visse isolato, lontano dall’attenzione mediatica e dagli obiettivi dei fotografi. In questo rifugio si dedicò non solo alla musica, ma anche alla pittura, al giardinaggio e all’arte culinaria. Diventò un esperto nella preparazione del risotto con persico del vicino lago di Como.

Molteno, pur non essendo una destinazione turistica rinomata, possiede alcune chiese antiche, inclusa la Parrocchiale di San Giorgio. Dopo la morte all’ospedale San Paolo di Milano, avvenuta in circostanze mantenute strettamente private, Lucio Battisti venne sepolto nel cimitero di Molteno. La famiglia, che non voleva che la sua tomba diventasse un luogo di pellegrinaggi, decise nel 2013 di cremarlo senza destinare le ceneri a un nuovo luogo.

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