Lucio Battisti, celebre artista del panorama musicale italiano, ha creato un segno distintivo con le sue composizioni originali e i testi carichi di poesia: ma in quale momento e per quale motivo ha interrotto la sua carriera musicale? Il suo ritiro dalle performance pubbliche rimane un evento significativo per numerosi ammiratori. Scopriamo cosa si sa in riferimento alle cause che hanno motivato il cantautore a ritirarsi dalle scene.

I motivi della fine dei concerti dal vivo di Lucio Battisti

Nell’estate del 1970, Lucio Battisti realizzò il suo secondo tour, che è stato anche l’ultimo dell’artista. Verso la fine degli anni ’70, optò per una decisione estrema: cessò per sempre di fare concerti dal vivo.

Battisti condivise il suo ragionamento con i giornalisti, affermando che essere cantanti era una fase temporanea, mentre essere autori era un impegno per l’intera esistenza. Sottolineò che la sua priorità era la scrittura di canzoni, seguita dalle attività di cantante e produttore, le quali necessitavano di un impegno continuo.

Il desiderio di vivere pienamente

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Criticò il ciclo incessante dei concerti, che implicava esibirsi in condizioni meteorologiche variabili e viaggiare costantemente senza realmente vivere. Espresse il desiderio di perseguire la sua carriera con l’obiettivo di guadagnare, divertirsi, avere successo, ma anche di vivere pienamente.

Lucio Battisti vedeva la scrittura di canzoni come un impegno a lungo termine, in contrasto con il ruolo di cantante che, a suo avviso, implicava un coinvolgimento costante e rischiava di limitare la sua piena godibilità della vita.

Il contesto socio-politico del periodo

Oltre a ciò, esistevano ulteriori motivi che contribuirono al suo progressivo ritiro dalle scene, tra cui l’attenzione mediatica. In particolare, il suo collaboratore di lunga data, Mogol, ha evidenziato, durante un’intervista rilasciata a Repubblica negli anni ’70, l’influenza del difficile clima socio-politico del periodo.

Ha raccontato che il 1968 fu un anno particolarmente complicato, caratterizzato da una netta divisione ideologica: si era etichettati o come comunisti o come fascisti. Fu per questa ragione che consigliò a Battisti di allontanarsi dalle scene, ritenendo che fosse preferibile rimanere al riparo dalle controversie piuttosto che affrontare contestazioni durante i concerti.

Mogol ha poi menzionato un episodio specifico relativo alla canzone La collina dei ciliegi, il cui testo fu interpretato in modo errato a causa della descrizione di “boschi di braccia tese”, che in realtà era una metafora innocente.

Uno dei fattori chiave che ha spinto Lucio Battisti a ritirarsi dall’ambito pubblico potrebbe essere stato, secondo quanto affermato da Mogol, il contesto socio-politico dell’Italia negli anni ’70. Sembra che il tenore politico abbia reso complesso per gli artisti esprimersi pubblicamente senza finire al centro di controversie.

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