La scienza deve essere alla portata di tutti e saper coinvolgere, senza essere pedante e calata dall’alto. Questo è quello che ci ha insegnato il grande Piero Angela, una figura che ha dato tantissimo allo scenario culturale italiano. Oggi Piero Angela avrebbe 94 anni e questa sera suo figlio, Alberto Angela, lo ricorderà con uno speciale di Ulisse dedicato ad hoc. 

Piero Angela: il ricordo di un comunicatore gentile

Piero Angela, scomparso la scorsa estate, oggi avrebbe 94 anni. Oggi la sua eredità viene ricordata e trasmessa dal figlio, Alberto Angela, che lo ricorderà con uno speciale ad hoc, questa sera, giovedì 25 maggio, di Ulisse, il piacere della Scoperta, Un viaggio lungo una vita, su Rai 1 in prima serata.

Angela ha avuto una grande influenza sul panorama culturale, riuscendo a comunicare concetti difficili in maniera semplice. Ha parlato di natura, scienza e tanto altro in maniera trasparente, appassionante e coinvolgente, facendo appassionare anche i più lontani da argomenti del genere.

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Quello che il divulgatore ha lasciato al mondo è un’eredità importante, che ancora oggi nessuno può dimenticare. Il suo modo di fare tv e di spiegare il mondo hanno influenzato l’informazione odierna, in particolare quella scientifica italiana.

Dal TG Rai a SuperQuark

Piero Angela, nato nel 1928 a Torino, ha iniziato a lavorare da molto giovane per TG Rai, diventando poi corrispondente da Parigi (luogo natio del figlio Alberto). La sua fama è arrivata però dopo, come conduttore e divulgatore scientifico in televisione. Notissimo per SuperQuark, ha continuato a lavorare con passione fino agli ultimi giorni di vita. Un uomo che si è sempre distinto in quello che ha fatto e che ha rivoluzionato la comunicazione in maniera gentile.

Lui è stato il primo a portare, ad esempio, i documentari sulla natura della BBC, raccontando ad un pubblico spesso inesperto e generalista le bellezze del mondo della natura e degli animali che in esso vivono. Piero ha sempre parlato in maniera facile e naturale, chiara, per farsi capire da tutti, ma sopratutto senza creare distanze culturali con i telespettatori. Ha sempre puntato sull’incuriosire per far conoscere e comprendere.

Un lavoro, quello di Piero Angela, che ha cambiato per sempre il metodo narrativo della scienza nel nostro Paese. Una dedizione fatta di razionalità e allo stesso tempo semplicità. Proprio in onore della sua immensa carriera, nel 2008 Angela è stato anche omaggiato dalla comunità scientifica. Gli è stata infatti dedicata una rara specie di mollusco, il Babylonia pieroangelai, diffuso nel Mar Cinese. Insomma, una carriera e una personalità che rimarranno per sempre impresse nella scena culturale e scientifica italiana, come nel cuore di chi lo ha sempre seguito con passione.

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