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Verissimo, Andrew Howe: “ci sono riuscito, l’ho riportata a casa”

Andrew Howe ospite Verissimo

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Andrew Howe, considerato uno dei maggiori talenti dell’atletica leggera, è oggi ospite di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo.

Nella puntata di oggi ha annunciato il suo ritiro dalle gare agonistiche. Howe ha 37 anni e ormai da alcuni anni non era più competitivo ad alti livelli, anche per via dei moltissimi infortuni avuti durante la sua carriera.

Chi è?

Howe era considerato uno dei principali talenti al mondo. Infatti, indimenticabile la performance atletica del 2004 ai Mondiali Under 20 tenuti a Grosseto, in Toscana. In quell’occasione diede lustro alla Nazione vincendo l’oro sui 200 metri sia nel salto in lungo.

Negli anni successivi scelse di concentrarsi su quest’ultima disciplina, ottenendo ottimi risultati. Il suo miglior piazzamento rimane la medaglia d’argento vinta nel salto in lungo ai Mondiali di Osaka, in Giappone, nel 2007.

Cosa fa ora?

Nell’intervista a Verissimo ha detto che al momento sta allenando alcuni giovani e lavorando da personal trainer, ma anche che vorrebbe rientrare nel «mondo dello spettacolo».

L’intervista a Verissimo

Le parole del Campione sono lucide e assennate. Le parole di Howe: “Ho passato un anno molto duro. Particolarmente gli ultimi 3 mesi. Ho dovuto cambiare. Dovevo tirare fuori la mia testa e crescere. Dovevo essere l’uomo che so di poter essere. Piano piano ci sto riuscendo. Non credevo più in me stesso. Avevo paura anche ad uscire, a confrontarmi. Mi chiudevo”

Poi spiega che ha deciso di smettere: “Ho fatto questa scelta perché voglio scoprire ancora di più me stesso come persona e non solo come atleta. Non smetterò mai di allenarmi, lo sport rimarrà parte integrante della mia vita e non sparirò mai da quest’ambiente”

Poi ha continuato: “Sono sempre stato molto esigente con me stesso, ma a un certo punto mi sono sentito come se non mi fossi mai preso il tempo di elaborare tutto quello che avevo fatto. Come se non avessi mai raggiunto il mio reale obiettivo, che era quello di vincere le Olimpiadi”.

Andrew Howe: la malattia della mamma

Mia madre ha avuto un ictus due mesi e mezzo fa. Lei viveva e lavorava in America e quando ho ricevuto la telefonata alle 2 di notte ero con amici e non ho voluto dire niente a nessuno. Il giorno dopo sono partito immediatamente per Los Angeles.

Con occhi commossi ha detto: “Mia mamma, per me e per mio fratello, era invincibile. Quando l’ho vista così, non poteva parlare e non poteva muoversi, è stato veramente difficile“; “Ora l’ho portata in Italia. Mi ha aiutato il Coni. E’ stato difficile trasportarla. Quando mi sono seduto in aereo finalmente ho capito che me la stavo riportando a casa

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