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Verissimo, Bulent Polat: “Dovevo morire nella prima stagione”

terra amara

Gaffur(screen diretta)

Per la prima volta in Italia, lo strambo personaggio della telenovelas turca è ospite di Silvia Toffanin per raccontare un po’ di sé.

La recitazione un sogno avverato

Bulent Polat, noto attore turco famoso per il ruolo di Gaffur nella soap “Terra amara”, arriva da una famiglia umile con quattro fratelli. Si appassiona alla recitazione fin da giovane, esibendosi nei teatri di Istanbul sin dall’età di tredici anni. Successivamente, decide di studiare recitazione negli Stati Uniti, trascorrendo sette anni tra Los Angeles e New York. Tornato in Turchia, partecipa a numerosi spettacoli teatrali e serie televisive, ottenendo notorietà nel 2018 con la fiction di successo. Pensare che doveva morire nella prima stagione e invece le dinamiche hanno preso strade diverse.

Una parte italiana

Il pubblico italiano impazzisce per il fascinoso lavoratore della tenuta Yaman, Intrigante e bricconcello, il bravissimo artista ha saputo inventare un personaggio che dona tenerezza quando si accosta alla piccola Uzum. Possiede un lato umano che va un po’ a favore dei suoi bisogni ma è di buona fattura come riconosciuto dagli altri contadini. “Gaffur è il personaggio che tutti vorrebbero fare, io con Gaffur potevo fare di tutto perchè mi hanno concesso la libertà di ballare, cantare o stare zitto”. L’energia sul set, ammette il bravissimo artista turco,è stato come una vera e propria squadra di lavoro di grande talento.  Sempre parlando di sè, Bulent ha dato una chicca per i suoi fan; ben presto lo vedremo in una produzione italiana nei panni di uno storico.

La natura essenza della sua vita

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L’amore per la natura ha radici profonde nella tua infanzia passata in montagna, dove hai sperimentato la libertà e l’affascinante processo di vedere qualcosa nascere dalla terra, grazie alle radici contadine della tua famiglia. Sin da bambino, sei rimasto affascinato dalla possibilità di far crescere qualcosa da un piccolo seme, una pratica che hai imparato a rispettare e ammirare. Coltivare il cibo direttamente dalla terra è diventato un atto magico che connette  in modo speciale alla natura.

Un bravo contadino

Oltre a coltivare, trova pace e riflessione immergendosi nella natura, specialmente quando il suo lavoro lo porta spesso in mezzo alla folla e al rumore del set. Questo contatto gli offre l’opportunità di rilassarsi, ritrovare se stesso e favorire la sua produttività sul lavoro. Il legame, come da lui dichiarato, è profondo e fondamentale per il suo benessere e equilibrio personale.

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