Roberto Venturelli e Roberta Carassai, i genitori di Alessandro Venturelli, non hanno mai smesso di sperare di riabbracciare il loro figlio. Dal 2020, anno della scomparsa del giovane, i due si sono impegnati incessantemente per scoprire la verità dietro alla sua scomparsa, credendo che Alessandro sia stato vittima di manipolazione mentale a causa della sua vulnerabilità psicologica.

Chi sono i genitori di Alessandro Venturelli

Sulla vita di Roberto e Roberta non si conosce molto, eccetto il loro impegno nella ricerca del figlio. Dopo la scomparsa di Alessandro, avvenuta quando aveva vent’anni, hanno utilizzato ogni mezzo a loro disposizione, come i social media e i media specializzati nel ritrovamento di persone, per tentare di trovarlo. Si sa che la coppia vive a Sassuolo e che Alessandro è il loro unico figlio.

Eventi e iniziative per ritrovare Alessandro

Nel febbraio del 2022, la coppia ha ottenuto il sostegno della squadra di calcio del Sassuolo per aiutare nella ricerca del figlio. In una mossa di protesta contro la decisione della Procura di archiviare il caso, il 20 aprile 2024 la famiglia Venturelli ha organizzato una manifestazione pubblica, dimostrando la loro determinazione a non arrendersi.

Chi è Alessandro Venturelli?

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Nato il 18 luglio 2000 a Sassuolo, Alessandro è conosciuto affettuosamente come “Alle” sia in famiglia che tra gli amici. Il 5 dicembre 2020, all’improvviso, Alessandro ha lasciato la casa con uno zaino contenente oggetti personali, un libro su come raggiungere la felicità e altri articoli di uso quotidiano.

La madre di Alessandro ha evidenziato un comportamento particolare del figlio, che includeva il prendere nota delle targhe delle auto vicino casa. Inoltre, il giovane aveva detto ai genitori di sentirsi manipolato, suggerendo una possibile spiegazione psicologica dietro la sua fuga.

Un quadro complicato

La vita di Alessandro è stata segnata da eventi traumatici, compresi un coma a 15 anni, la morte di uno zio e la malattia della madre, che potrebbero aver influenzato il suo benessere psicologico.

La storia di Alessandro Venturelli ci ricorda quanto possa essere complesso e sofferto il percorso delle famiglie di persone scomparse. I suoi genitori continuano a lottare con tenacia, sperando che la verità emerga e che Alessandro possa finalmente tornare a casa.

La comunità di Sassuolo rimane solidale con la famiglia Venturelli, offrendo supporto nella speranza che nuove informazioni possano portare a una svolta nel caso. La determinazione dei genitori di Alessandro Venturelli nel non perdere la speranza è un esempio di amore nel voler ritrovare un caro scomparso.

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