Elena Di Cioccio arriva da Silvia Toffanin nella puntata di sabato 8 aprile. La Di Cioccio racconta di essere sieropositiva all’HI da 21 anni: “ oggi sono come rinata“. Elena racconta che non aveva aspettative nel raccontare la sua sieropositività, l’ha fatto per lei ma poi è arrivata un’onda di cose positive: ” non avevo paura a dirlo ma ero molto emozionata“. Nel libro Cattivo sangue c’è tutto il racconto della sua vita.

Verissimo, Elena Di Cioccio: “quando mia madre è morta ero pronta, aveva già tentato un anno prima”

Elena racconta la sua vita con i nonni e la lontananza spesso dai genitori. Al liceo Elena Di Cioccio inizia a far uso di droghe. Poi ne è uscita, vivendo anche un momento sereno, racconta l’attrice, i provini arrivavano. Poi a 27 anni arriva la diagnosi. Da quel momento non è stata più lei. Ho avuto poi un’altra relazione passionale ma non sapevo come gestirla. Raccontai al mio uomo la mia sieropositività ma lui la prese malissimo, era una relazione tossica.Speravo potesse salvarmi invece non fu così

Alla fine grazie alla polizia si è liberata di lui, lo racconta benissimo nel suo libro. L’uomo era un violento. ” io mi sentivo sporca, avevo il virus. Il percorso di accettazione in una relazione tossica diventa una trappola, io ti accetto e tu accetti la mia violenza”.

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La Di Cioccio poi racconta del suicidio della madrequando è accaduto ero pronta, aveva già tentato un anno prima“. Io ho fatto tutto quello che ho potuto, racconta: ” poi lei ha preso la decisione estrema”.

Anita Ferrari era la mamma di Elena Di Cioccio, morta suicida qualche anno fa. Un suicidio che ha rappresentato un dramma mai del tutto risolto per Elena che ricorda la madre e la sua fragilitàlei era un mosaico, era fatta di tante cose diverse tra loro”.

Chi era Anita Ferrari, la mamma di Elena Di Cioccio

Anita Ferrari, era la mamma di Elena e la compagna di Franz Di Cioccio e all’epoca anche manager di uno dei membri principali della Premia Forneria Marconi. Più giovane di lui, la Ferrari si è suicidata nel 2016. Il suicidio ha rappresentato un dramma soprattutto per la figlia Elena: ” lei era un mosaico, era fatta di tante cose diverse“.

Mamma Anita infatti era stata importante per Elena anche aiutandola ad uscire dal tunnel della droga: ”  processare il dolore non è uno sport, mia mamma aveva stratificato tantissimi dispiaceri, non processandoli e alla fine se la sono portata via”.

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