Di solito uno scrittore parte da una gavetta alle cui spalle ci sono esperienze di vita da mettere nero sul bianco, grazie anche ad un probabile piano di studi. Mauro Corona ha percorso proprio questo iter, anche se la stesura dei suoi testi, sono avvenuti facendo zig zag nella sua vita tortuosa e pieni di frangenti dai risvolti anche drammatici. Interverrà nel salotto della Toffanin parlando della sua vita avventurosa, un vero onore visto che è la sua prima volta sulla Mediaset.
Chi è Mauro Corona
Ormai è qualche anno che bazzica sul piccolo schermo e ha conquistato una buona fetta di popolarità. Mauro Corona è innanzitutto un’amante della montagna, un bravissimo alpinista cresciuto all’ombra della diga del Vajont, teatro di una tragedia inverosimile che lo ha segnato fin da piccolo. Cresciuto in una famiglia patriarcale, in cui il genitore solleva importunare i figli con mazzate e ordini senza diritto di replica, ricorda ancora l’abbandono della madre che lo ha fatto tanto soffrire. Non dimenticherà mai quanto una volta, ritrovata la sua famiglia al completo, i genitori una sera si ubriacano per poi non risvegliarsi più. Un’autentica tragedia che lo ha devastato completamente.
La passione per la montagna
Nato negli anni ’50 e noto come Mauro Corona, ma il vero nome è Maurizio, è uno scrittore, alpinista e scultore di legno. E’ riuscito con una maestria che solo lui poteva sperimentare personalmente, ad aprire circa 300 vie di arrampicata sulle Dolomiti friulane e ha ottenuto grande riconoscimento e ammirazione nel mondo dell’alpinismo. Fedele alle cime e con un’esperienza lunga quanto una vita, ha scritto numerosi libri, alcuni dei quali sono diventati best-seller.
Gli studi dello scrittore
Mauro Corona ha costruito gran parte della sua cultura da solo, grazie alla sua curiosità e alla sete di apprendere. Da giovane, ha divorato numerosi libri trovando refrigerio da una vita sacrificata nella lettura dei grandi classici come Tolstoj e Sostoevskij. Dopo aver completato la scuola elementare, lui e suo fratello sono stati trasferiti al Collegio Don Bosco di Pordenone, un periodo che si è rivelato molto difficile per lui. Dopo il collegio, Mauro aveva il desiderio di frequentare la Scuola d’Arte di Ortisei, ma a causa della mancanza di denaro si è iscritto all’Istituto per Geometri Marinoni di Udine, che era gratuito. E’ stato presto espulso dalla scuola a causa della sua mancanza di interesse, della sua assenza alle lezioni e della sua ribellione. Un senso di ribellione lo percuoteva e spesso lo sorprendevano mentre leggeva il fumetto Tex in classe.