Mino Reitano, cantante molto famoso, ha descritto la storia dell’Italia attraverso le sue canzoni durature, le quali rimangono impresse nella memoria di chiunque le abbia ascoltate anche per un solo momento.

Sfortunatamente, la sua vita si è conclusa tragicamente il 27 gennaio 2009, quando aveva 64 anni. Durante la sua carriera, aveva realizzato 24 album, tutti accolti con grande successo. Al momento della sua scomparsa, lasciò la moglie Patrizia e le sue figlie, che continuano a commemorarlo attraverso la sua musica.

La malattia e la morte di Mino Reitano

Come detto in precedenza, il cantante è morto nel 2009 a causa di un tumore intestinale diagnosticatogli nel 2007, per il quale aveva subito due operazioni chirurgiche.

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La moglie Patrizia ha rivelato che, nell’ultimo periodo, la condizione del marito si era gravemente aggravata. Nonostante lei e le loro figlie avessero tentato di nascondere la gravità della situazione al cantante, l’artista aveva intuito fin dall’inizio che gli restava poco tempo da vivere.

In un’intervista precedente, Patrizia ha spiegato come il cantautore fosse più preoccupato per il benessere della sua famiglia dopo la sua morte piuttosto che per la sua stessa fine. La moglie del cantante, intervistata da Barbara D’Urso, ha ammesso che loro avevano l’aspirazione di trascorrere insieme la loro vecchiaia, ma il destino si è rivelato implacabilmente crudele.

Gli esordi come cantante

Dopo aver appreso a suonare il pianoforte, il violino e la tromba al Conservatorio Francesco Cilea, Mino Reitano debuttò in una band che fondò con i suoi fratelli Franco, Antonio e Vincenzo e con l’amico Franco Minniti.

La sua prima incisione musicale fu il singolo Tu sei la luce / Non sei un angelo, pubblicato nel 1961. Successivamente, trascorse alcuni anni in Germania con il suo gruppo prima di ritornare in Italia e lanciare i singoli Robertina Twist e Twist Time, i quali non ebbero molto successo.

Il successo di Mino Reitano al Festival di Sanremo

La sua fortuna cambiò quando partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con Non prego per me (canzone scritta da Mogol e Battisti), eseguita insieme ai The Hollies. Il 1968 segnò il suo anno di affermazione, con l’uscita di Avevo un cuore (che ti amava tanto), che ottenne un immediato successo in classifica.

Mino Reitano, autore della maggior parte delle sue canzoni, si presentò sette volte al Festival di Sanremo. In particolare, nel 1988 si esibì sul palco dell’Ariston con il brano Italia, ritenuto il più emblematico di tutta la sua carriera.

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