Nino D’Angelo, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, si è raccontato tra pubblico e privato nel salotto preferito della domenica. In questo periodo l’artista napoletano è impegnato nel suo ultimo tour e sta festeggiando l’arrivo del suo ultimo nipotino Luca.

Nino D’Angelo racconta i suoi amori più grandi a Verissimo

La carriera di Nino D’Angelo è lunghissima e fortunata eppure l’artista simbolo di Napoli è praticamente partito dal nulla. Solo con il suo talento e l’amore della famiglia è riuscito ad ottenere il successo che ha meritato. Insieme a lui da ben 43 anni la moglie Annamaria, grande e unico amore della sua vita, conosciuta quando erano entrambi due ragazzini. A lei, nello studio di Verissimo, ha dedicato la sua canzone “Sultanto si perdesse a te“.

Per capire la loro grande unione basti pensare che hanno avuto il primo figlio quando lei aveva appena 16 anni. Il loro è stato quindi un matrimonio “riparatore” celebrato dopo la classica fuitina. Un gesto arrivato perché, ha confessato Nino, “non volevo aspettare, l’amavo troppo“. Un amore il loro che ha vinto la sfida del tempo e delle difficoltà coronato dall’arrivo di due figli e ben 5 nipoti.

Ti potrebbe interessareVerissimo, Paola Caruso in lacrime da Silvia Toffanin: non migliorano le condizioni del figlioPaola Caruso a Verissimo

Silvia Toffanin ha voluto sottolineare proprio questo lato dell’artista napoletano totalmente innamorato del suo ruolo di nonno. Per farlo ha mostrato anche un dolcissimo video dove il cantante è in compagnia di uno dei suoi nipoti.

Il dolore più grande della sua vita

Anche a distanza di anni per Nino D’Angelo il dramma più grande della sua vita è stata la scomparsa della mamma. Un dolore arrivato all’improvviso quando la donna aveva appena 58 anni e l’ha spinto verso una profonda depressione. Per ben tre anni, ha confessato l’artista, ha avuto bisogno dell’aiuto di psicologi e di farmaci per affrontare un profondo senso di vuoto.

Non avevo voglia di fare nulla, ha rivelato Nino, non riuscivo più a lavarmi e ad uscire di casa“. Da questo dolore l’artista è riuscito a riemergere solo grazie all’aiuto della sua famiglia. Ha raccontato di aver rivisto la luce solo quando ha visto suo figlio che indossava un suo vestito. Là ha capito di dover reagire perché c’erano i figli a cui badare.

Quando Nino è riuscito a riprendersi fra le prime cose che ha fatto è stato tagliarsi i capelli e abbandonare il suo iconico caschetto biondo. Un modo per mostrare al suo pubblico in modo tangibile la sua evoluzione e da lì è proseguita la sua grande carriera iniziata nel modo più umile nella casa dei suoi genitori.

Leggi tutte le notizie su Varietà
Tags: