La puntata di Verissimo nel giorno festivo, promette di offrire una varietà di emozionanti e coinvolgenti storie personali, mentre i celebri ospiti si racconteranno a cuore aperto e condivideranno dettagli intimi delle loro vite e delle loro esperienze. La padrona di casa dà il benvenuto a Raz Degan, israeliano di nascita, l’intento è quello di far conoscere meglio cosa sta succedendo nella sua terra natia.
Raz Degan e le origini israeliane
Silvia Toffanin ha invitato Raz Degan come ospite nel suo programma per consentirgli di condividere la drammatica situazione del suo paese. In particolare la sua famiglia e suo padre che risiede in un kibbutz. Lì è nato 54 anni fa da padre del luogo e madre americana. Il modello spiega che è una sorta di villaggio, come un campeggio dove convivono tante famiglie. E’ cresciuto insieme a tre fratelli e ha dovuto fare il servizio militare per tre anni.
La condanna alla guerra
Proprio pochi giorni fa ha condiviso un messaggio di sdegno su Instagram riguardo alle atrocità e violenze perpetrate contro la popolazione inerme, specialmente i bambini e i neonati che sono stati massacrati. Ripete lo stesso anche nel salotto di Verissimo. Le sue parole mirano a sensibilizzare le persone sulle terribili condizioni e gli atti barbari che stanno avvenendo Ha desiderio di smuovere le coscienze delle persone e spingerle a non rimanere in silenzio o indifferenti di fronte a queste stragi, che costituiscono veri e propri crimini di guerra.
Raz Degan ha dichiarato nel salotto televisivo di canale 5, che ciò che sta accadendo in Israele negli ultimi giorni non può essere considerato guerra o politica, ma piuttosto crimini contro l’umanità. Ha espresso il suo sdegno per gli atti di terrorismo, inclusi rapimenti e omicidi di bambini, l’uso di scudi umani e la violenza contro giovani ragazze, tra cui stupri e abusi, seguiti dalla pubblicazione di immagini sanguinanti su internet.
I ricordi di allora come oggi nel suo paese di nascita
Ricorda che anche quando era piccolo si ritrovava a scappare perchè all’improvviso ci si poteva ritrovare con qualche mina sulla casa. Ha descritto questi atti come barbarici e insopportabili, sottolineando che non possono essere giustificati in alcun modo. Ha menzionato l’aggressione contro tutti: anziani e piccoli e ha concluso che ciò che sta accadendo non è guerra, ma malvagità.
Il padre vuole rimanere in Israele
Raz Degan insiste di celebrare la pace e non la guerra. Israele è martoriata da gente senza scrupoli. Lui stesso è molto preoccupato per il padre che non vuole sapere di lasciare la casa dove abita sebbene il pericolo è dietro l’angolo ogni minuto della giornata. Il genitore non vuole andare via dal suo Kibbutz.