La storia di rinascita di Michael a Vite al limite può essere un esempio d’ispirazione per cambiare vita e abitudini nocive, ritrovando la salute e uno scopo nella vita.

Vite al limite è un reality show in onda su Real Time da anni e ha un pubblico di affezionati telespettatori che non perdono mai una puntata. Le storie di vita e rinascita dei vari personaggi affetti dal gravissimo problema di salute dell’obesità emozionano e interessano sempre, anche per via dello spunto di rinascita che possono fornire a molti che toccano il fondo e vogliono tornare felici e in salute.

Michael Blair è uno dei pazienti che ha molto emozionato il pubblico del programma, con una storia alle spalle di abusi, bullismo e conseguente dipendenza dal cibo.

Vite al limite: Michael dalla dipendenza dal cibo alla rinascita

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Michael ha deciso di partecipare al programma Vite al limite per iniziare un percorso di rinascita dopo che aveva toccato davvero il fondo con una gravissima obesità. Ha dunque deciso di affidare la sua salute al dottor  Younan Nowzaradan alias Now, specializzato in chirurgia bariatrica e vascolare, che ha accompagnato Michael nella sua strada di rinascita fisica, interiore. Il processo di trasformazione dell’uomo è iniziato seguendo il regime alimentare dietetico che Now ha proposto per poi passare alla fase successiva del bypass gastrico.

Tra i casi di pazienti che sono riusciti a vincere la battaglia contro l’obesità c’è quello di Michael Blair. Per lui il cibo e la relativa dipendenza rappresentava una via di fuga dai suoi problemi e traumi del passato.

L’infanzia di Michael purtroppo non è stata semplice. Quando era bambino ha subito abusi e traumi che lo hanno condotto a sviluppare un disturbo di ansia sociale: la paura principale era la paura del giudizio altrui, il disagio sociale e la paura di essere deriso.

Così, giorno dopo giorno, il cibo è diventato la sua difesa e isola di salvezza verso la sofferenza. Tutto ciò che l’uomo mangiava gli procurava una sorta di piacere immediato, una minima forma di soddisfazione in una vita percorsa dal dolore. In questo modo il cibo è diventato una dipendenza. Vite al limite ha dunque rappresentato l’ultima sua speranza di salvezza.

I traumi di Michael e la sofferenza negli anni

Durante il percorso di Vite al Limite, Michael ha detto al dottor Now di provare odio verso la società a causa dei traumi e violenze subite quando era solo un bambino. Ad un certo punto della sua vita, Michael non è più uscito di casa, perché non riusciva più a stare insieme ad altre persone. Il paziente grazie al sostegno del dottor Now , e al supporto morale della moglie Kimberly, è riuscito non solo a combattere fantasmi e paure del suo passato ma anche ad avere la meglio sul suo stato di salute.

La sua grandissima forza di volontà lo ha condotto a perdere peso con la dieta e gli esercizi stabiliti. Michael si è presentato dal dottor Now con un peso di circa 250 Kg. e molti problemi legati all’alimentazione. Grazie a Vite al limite, è riuscito a superare la sua dipendenza per il cibo, perdendo così una notevole quantità di peso.

Michael, la dieta e la sua nuova vita felice

Alla fine del suo percorso dietetico, l’operazione all’addome per asportare la milza e l’operazione del dott. Nowzaradan, oggi Michael è un uomo rinato e felice. La sua nuova fiducia interiore e consapevolezza in se stesso, gli hanno fatto abbandonare tutte le abitudini nocive.

La sua felicità la si può vedere anche su Instagram, dove posa soddisfatto e contento.

Vite al limite

Vite al limite, Michael Blair oggi (Instagram @temple_tantrum)

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