Questa sera la Rai promette una bellissima serata con la messa in onda di un famoso film. I Cento Passi segna la storia del grande attivista Peppino Impastato e della sua storia familiare. Un momento di riflessione sulle cosche malavitose che si propagano dappertutto.
Una realtà scomoda
C’è un mondo dietro a questo titolo che ha portato agli onori della cronaca il coraggio di un siciliano. La sua ragione di vita era quella di stravolgere la realtà sicula partendo dal suo piccolo paesino di provincia. Giuseppe chiamato da tutti Peppino, farà di tutto per opporsi alla cosca sebbene il padre ne sia sommerso fino al collo. Una vita dedicata al giornalismo e alle attività contro la malavita che lo porteranno fino alla morte.
Peppino prende coscienza
La storia di Peppino Impastato è stata portata alla luce attraverso il film I Cento Passi diretto da Marco Tullio Giordana. Peppino, il cui zio era coinvolto con la mafia, scopre la realtà criminale della sua comunità dopo la morte di quest’ultimo. Determinato a combattere la criminalità organizzata, dirà: «Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di m***a! Io voglio urlare che mio padre è un lecca***o! Noi ci dobbiamo ribellare… prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!».
La sua voce è un monito
Peppino si avvicina al Partito Comunista Italiano e poi alla Democrazia Proletaria. Fonderà Radio Aut, diventato un potente strumento di denuncia e opposizione contro la mafia. La radio divenne un megafono per le sue audaci denunce e attacchi sarcastici contro il potere mafioso. Peppino utilizzò la sua voce per esporre la criminalità organizzata e per incoraggiare la resistenza popolare contro di essa.
La sua lotta, non violenta, ma incisiva attirò l’attenzione e l’ammirazione di molte persone, ma alla lunga, Peppino pagò un prezzo alto per la sua coraggiosa opposizione. Venne brutalmente ucciso, probabilmente dalla mafia. La sua storia rappresenta un esempio di coraggio e resistenza contro il potere criminale, ma anche una tragica testimonianza delle sfide affrontate dai combattenti antimafia in Sicilia.
Cosa nasconde il titolo
Il riferimento ai “cento passi” è legato a un contesto storico e sociale in Sicilia, in particolare alla storia di Impastato e Gaetano Badalamenti. Peppino abitava a Cinisi, popolato da rappresentanti boss. La menzione dei “cento passi” si riferisce alla breve distanza tra la casa di Impastato e quella di Badalamenti.