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Oggi è un altro giorno, Giulia Tramontano: i particolari macabri dell’omicidio premeditato

Oggi è un altro giorno, Giulia Tramontana: uccisa dal fidanzato, i particolari macabri

Ultima settimana per Serena Bortone e il suo programma Oggi è un altro giorno prima della pausa estiva. Nella puntata di oggi, giovedì 1 giugno 2023, la conduttrice insieme a Simona Ventura e Paola Perego ricorda Giulia Tramontano e la terribile morte che ha fatto. La giovane e futura mamma, ricordiamo che giulia era incinta di sette mesi, è stata ritrovata senza vita stanotte, a poca distanza dalla sua abitazione.

Oggi è un altro giorno, Giulia Tramontano: i particolari macabri dell’omicidio premeditato

Serena Bortone ricorda Giulia Tramontano e il terribile risveglio di stamattina quando si è appreso che il fidanzato l’ha uccisa. Il collegamento con lo studio arriva da via Monte Rosa a pochi passi dall’abitazione della giovane a Senago. In questo luogo stanotte hanno trovato il corpo della ragazza incinta. Poi le strette dei carabinieri e la confessione del fidanzato: “Si tratta di un omicidio premeditato quindi aggravato. Lui prima del ritorno di Giulia su Internet cercava come nascondere e far sparire un corpo”.

Molti i particolari macabri, tra cui il tentativo di bruciare il corpo nella vasca da bagno con la benzina. I vicini di casa nella notte di sabato hanno notato che la macchina del fidanzato era nei pressi del luogo del ritrovamento del corpo. Poi si è recato dall’amante che spaventata però nn glia ha aperto. La cameriera americana gli ha parlato dal balcone dove lui le ha detto: “Ora sono libero“.

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Paola Perego ricorda che il fidanzato di Giulia era già stato segnalato come un violento, la Ventura ricorda che bisogna parlare e denunciare, non trattenere ciò che si subisce: “Comunicate, c’è il 1522, ma con chiunque, bisogna parlare“. La violenza contro le donne non ha ceto sociale ricorda Serena Bortone.

Il fidanzato ha ucciso Giulia poi è andato all’amante tentando di entrarle in casa

Sono dettagli macabri e agghiaccianti quelli che in queste ore emergono sull’omicidio di Giulia Tramontano, ammazzata dal suo compagno quattro giorni fa.

Giulia Tramontano e Thiago, il bimbo non ancora nato che la giovane portava in grembo, non ci sono più. Tutti e due sono stati uccisi da colui che avrebbe dovuto proteggerli e aiutarli, Alessandro Impagnatiello, il fidanzato della vittima. I carabinieri avevano molti sospetti su di lui, oggi confermati dalla confessione dello stesso omicida, arrivata nella notte tra il 31 maggio e l’1 giugno.

Gli inquirenti hanno stretto il cerchio su Alessandro Impagnatiello. Durante le indagini hanno trovato un messaggio inviato dall’uomo all’altra amante, la barista statunitense con cui aveva una relazione clandestina. Nel messaggio si legge:  “Il figlio non è mio, lei se ne è andata, sono libero adesso“. Per gli inquirenti la morte di Giulia è avvenuta tra le 19 e le 20 di sabato sera. Poi avrebbe scritto all’altra donna tentando di entrare nella sua casa. Lei spaventata non gli ha aperto e si sono parlati solo dal balcone.

Qualche ora prima Giulia Tramontano era andata da lei, davanti al bar dove lavorava. Le due donne avevano scoperto insieme che Impagnatiello aveva mentito ad entrambe. Giulia era incinta. Anche la collega barista era rimasta incinta, ma aveva deciso di abortire. Sull’auto dell’uomo sono state trovate alcune tracce di sangue nel baule. In seguito, messo alle strette, ha confessato, rivelando dove il cadavere della compagna era nascosto.

Il macabro ritrovamento: ha tentato di bruciare Giulia due volte

Il corpo senza vita di Giulia era in una intercapedine in via Monte Rosa 21, poco distante da dove la ragazza viveva. Sul suo cadavere anche tracce di bruciature.

Impagnatiello ai carabinieri racconta con lucida freddezza, senza versare una lacrima, di aver tentato per ben due volte di bruciare il corpo di Giulia. La prima volta ha usato alcol etilico nella vasca da bagno della casa di Senago, la seconda volta ha provato con la benzina nel box di famiglia.

Giulia, colpita con due o tre coltellate proprio dentro casa sua. Il decreto di fermo dell’uomo è arrivato alle 6.50 della mattina dell’1 giugno. Il barman 30enne è ora in carcere, a San Vittore.

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